Parlare col cellulare in grotta – 1 Giugno 2013

Fabrizio Marincola ne ha combinata un’altra delle sue!

Dapprima ci ha stupito permettendoci di parlare liberamente per tutta la grotta con delle radio. Adesso, non contento, ci ha lasciati basiti dandoci modo di…

…parlare con chi volevamo da dentro la grotta tramite cellulare!!!

Per gli scettici abbiamo fatto anche la documentazione video…

…e un bell’articolo su Culture Sotterranee!!!

!Grazie Fabrizio!
Per chi non si accontenta proprio ecco anche link al sito di Fabrizio dove vengono spiegati i principi di funzionamento di tutto l’apparato radio su cui si poggia l’attuale sistema per telefonare.

010LoScatoloDopo il doveroso annuncio, torniamo alla relazione. Vediamo insieme gli antefatti. Era venerdi’ ed ero indeciso su dove andare a far danni il giorno dopo. Mi chiama Fabrizio e dice: “Ti chiamo col cellulare dalla cantina pero’ il mio cellulare e’ su in casa!”, inizialmente pensai che dovevo aver capito male. “Vieni,” continuo’, “andiamo insieme sabato al Pretaro a provare il sistema in grotta”. Nonostante un po’ di scetticismo incredulo, decido di andare. Visti  i precedenti con le radio in grotta, anche questa non me la voglio perdere! Piu’ tardi mi chiama Giuseppe, da Orvieto, per sapere che intenzioni abbiamo per il fine settimana. Lo invito a venire al Pretaro e ci diamo appuntamento al Roby Bar a Montebuono. Naturalmente anche Augusto e Simona saranno della partita.

Sabato la giornata inizia presto, alle 7.00 sono a colazione con la mia dolce meta’ e Luna, la nostra cagnolina. Non sono nemmeno le 8.00 quando salgo in macchina.

L’appuntamento con gli altri e’ tardi, verso le 11.00. Io intanto vado perche’ ho deciso di passare per Magliano a prendere il trapano da Piero e Luciana. Voglio andare al grottone di Calvi ad armare un traverso alto per il corso GSS che iniziera’ settimana prossima.

A Magliano faccio sosta in piazza per incontrare Piero e Luciana, mentre li aspetto chiamo anche Gianni dicendogli se vuole passare al bar in piazza per un saluto. Arriva Luciana, Piero era gia’ al bar a chiacchierare con un amico e non mene ero accorto! Arriva Gianni, c’e’ anche Lucas, che rivedo e saluto con piacere, e una amica di Gianni con la figlia. Un brevissimo scambio di saluti e poi ognuno alle proprie occupazioni. Io risalgo in macchina e vado a recuperare il trapano e le attrezzature per il traverso. Mi avvio poi verso il grottone. Fino al bivio per Calvi il tempo e’ decente, nuvoloso ma non piove. Arrivo al parcheggio del grottone ed inizia a buttarla giu’ a secchi. Aspetto qualche minuto ma la situazione non cambia, oramai piove  a dirotto. Riaccendo la macchina e torno verso Montebuono. Arrivo alla cava e smette di piovere! Ma allora quasi  quasi! Giro la macchina e torno al grottone. E’ inutile! Li’ piove sempre a dirotto. Stavolta giro la macchina verso Montebuono e non cambio idea. Quando arrivo a Roby Bar ci trovo Andrea, e’ costretto al palo perche’ il padre, il celeberrimo Roby, e’ in convalescenza (approfitto per fargli tanti auguri perche si ristabilisca presto ed al meglio della forma!). Siamo ancora ai saluti quando arriva anche Giuseppe. Prendiamo “checcosa” per il pranzo, facciamo la seconda colazione, chiamiamo Augusto. E’ ancora per strada, arrivera’ tra una ventina di minuti. Gli mando un messaggio dicendogli che lo aspettiamo alla grotta. Con Giuseppe ci spostiamo al parcheggio accanto la grotta ed iniziamo, lentamente, a prepararci. Giuseppe si e’ scordato tuta e sottotuta, sono cosi’ contento che una volta tanto non sono io ad essermi scordato pezzi che gli presto volentieri quello che gli manca! Quando arrivano i nostri, Giuseppe e’ pronto da un pezzo mentre io sono ancora in alto mare. Arriva anche Fabrizio, il “radiologo”, nostro eroe, eclettico e fantasmagorico inventore!

001Alparcheggio
011Loscatolo
020PrepMAt
030Squadra
031Squadra

Mentre ci prepariamo tutti, Fabrizio sistema in uno zaino un mucchio di attrezzi ed inizia a spiegarci a che cosa possono servire per sistemare il nuovo marchingegno. Siamo tutti pronti? Ok, ci avviciniamo alla grotta.

040Scatolo
041Scatolo

All’ingresso montiamo “lo scatolo magico” che, ci spiega Fabrizio, contiene un cellulare speciale senza tastiera, una batteria per  alimentarlo ed un altro “aggeggio” che non ricordo. Ha pensato proprio a tutto, nel caso ci fosse poco campo ha previsto di poter collegare una antenna esterna, se l’uso fosse particolarmente prolungato c’e’ la possibilita’ di ricaricare la batteria con un pannello solare! Colleghiamo il filo e accendiamo l’apparato. Siamo pronti per una prima prova. Tramite il filo appena messo attacchiamo un telefono. E’ un comune telefono da casa, serve per comporre il numero e poi parlare. Nessuno ha pronto un numero da chiamare cosi’ chiamiamo Betty, mia moglie, la saluto, le dico che e’ una chiamata di prova e riattacco. Soddisfacente, il primo passo e’ stato superato splendidamente!

050ProvaEsterna
051ProvaEsterna
052ProvaEsterna
060PonteRadio

Entriamo. Vado prima io, posiziono il ponte per le radio, vi collego l’interfaccia per il cellulare, il cavo che va in grotta e accendo. Mentre armeggio con i fili Augusto entra ed inizia ad andare avanti. Quando finisco mi avvio anche io. Simona,Giuseppe e Fabrizio ci seguono. Raggiungo Augusto al traverso, lui scende per il primo toboga, io stavolta opto per il bypass. Non aspettiamo gli altri tanto sanno la strada e non ci sono particolari difficolta’.

070SalaTe
071SalaTe

Arrivati alla sala del Te ci fermiamo, io mi cambio perche’ ho sudato e poi facciamo merenda aspettando gli altri. Augusto ha le barrette energetiche mentre io mi tengo sul classico e mi impegno a distruggere una lastra di pizza ripiena! Simona e Giuseppe ci raggiungono arrancando sotto il peso degli zaini. Infatti ora in squadra c’e’ un componente in meno e quindi uno zaino in piu’. Fabrizio, vicino all’ingresso si e’ sentito male con lo stomaco e ha deciso di uscire (sara’ stato galeotto il panino che sbocconcellava ghiotto al parcheggio?) e di fare supporto esterno. Lo sentiamo via radio e lo rincuoriamo un po’. Alla fine devo dire che aver avuto qualcuno all’esterno ci e’ stato utilissimo. Per dirne una, avevamo il cellulare ma non i numeri da chiamare!!! Anche Simona e Giuseppe approfittano della sosta per rifocillarsi. Offro a Giuseppe una delle mie innumerevoli tavole di pizza ripiena e lui accetta, distruggendola con soddisfazione e senza apparente fatica! Finita la sosta ci avviamo per la sala Utec, e’ li’ che faremo l’esperimento “cellulare in grotta”. Passo la strettoia in salita che chiamiamo confidenzialmente “buca da lettere” portandomi su un capo della corda. Augusto si posiziona a meta’ della risalita e in questa configurazione issiamo tutti gli zaini.

080SalaUtec

Siamo tutti alla sala Utec. Mi auto-nomino addetto ai collegamenti e quindi vado alla giunzione (qui inizia la terza matassa da 100 metri di cavo)
090Interfaccia

e collego l’interfaccia per il telefono al connettore al termine del cavo che arriva dall’ingresso della grotta. Collego quindi il telefono e siamo pronti. Il momento e’ solenne! Ma non abbiamo numeri da chiamare! L’unico numero che conosco a memoria e’ quello di mia moglie, la chiamo. Mi risponde! La saluto di nuovo mettendola a parte del fatto che ha appena ricevuto una telefonata storica e poi la lascio. Dobbiamo assolutamente sentire il nostro mirabile inventore! Per fortuna abbiamo Fabrizio all’esterno e anche, ma non per fortuna ma per lungimiranza di Fabrizio, la radio continua a funzionare ugualmente anche con il telefono collegato. Lo contattiamo via radio e ci facciamo dare il suo numero di cellulare. Lo chiamiamo. Sento squillare, attendo la risposta con un po’ di batticuore e di emozione, lo confesso! Parliamo! Fabrizio ci dice che vuole che telefoniamo ad alcuni i suoi amici ai quali aveva anticipato la cosa. Attacco e riprendiamo a parlare via radio, via cellulare costa e abbiamo “solo” 15 Euro di ricarica! A quanto capiamo il primo da chiamare e’ Tullio, il presidente del gruppo GSS. Fabrizio ci da’ un numero. Lo compongo. “Ciao Tullio!”, esordisco. Una voce mi risponde “Guardi che ha sbagliato numero.”. Mi scuso e riattacco. Abbiamo anche il primo disguido telefonico in grotta! Simona mi detta nuovamente il numero. Anche questa volta la stessa voce di prima! Ripeto il numero allo “sconosciuto” dall’altra parte e sembra corrispondere. Mistero misterioso! Sentiamo Fabrizio via radio dicendogli che al numero di Tullio che ci ha dato risponde un’altra persona. Gli diciamo il numero e finalmente il mistero e’ svelato! Il numero e’ di Maurizio, speleo del CSR e amico da lunga data di Fabrizio. Ci facciamo dare il numero giusto di Tullio e Simona lo annota sul palmare, tanto per non sbagliarci. La telefonata con Tullio e’ addirittura documentata dal video quindi non mi dilungo, pero’ anche lui e’ stupito della telefonata “insolita”. Dopo Tullio richiamiamo Maurizio con il quale chiariamo l’equivoco, anche lui rimane debitamente impressionato. Per ultimo Fabrizio ci dice di chiamare Massimo, uno speleosub suo amico. Oramai sono nel pallone e quando risponde lo chiamo Maurizio! I miei gentilissimi colleghi di call center ipogeo mi correggono con urla, fischi e risate varie. Inutile nasconderlo, siamo tutti emozionatissimi e su di giri. Anche Massimo passa dallo stupore ai complimenti per Fabrizio. Salutiamo anche lui. Per l’ultima prova smonto l’interfaccia “terminale” e monto quella “passante”. Chiamiamo di nuovo Fabrizio, anche questa interfaccia lavora egregiamente e quindi approfittiamo per chiamare anche Paolo. Lasciamo anche lui basito e un po’ incredulo e rinnoviamo l’invito a raggiungerci per cena per commemorare degnamente l’evento.
Un’ultima prova che ci lascia tutti col fiato sospeso, Fabrizio prova a chiamarci con il suo telefonico. Non pensavo potesse ancora emozionarmi sentire un telefono squillare! Anche in questo caso tutto funziona perfettamente. Anche se al settimo cielo ora siamo saturi di telefono, lasciamo la’ l’interfaccia e proseguiamo, dobbiamo cercare l’uscita!

100PerlaSpinosa
101PerlaSpinosa
102PerLaSpinosa
110ProvaRadio
120GiuseppePensoso

Al bivio della spinosa Augusto e Simona mi fanno vedere il punto in cui il suono arriva da fuori con una nitidezza impressionante e, con l’aiuto di Fabrizio, me lo fanno anche sentire di persona. Facciamo poi una prova con le radio senza utilizzare il ponte e addirittura senza antenna. Riusciamo a parlare ugualmente e Fabrizio utilizza la sua radio per vedere dove, approssimativamente il segnale e’ massimo. Simona consulta il rilievo sul palmare. Da quel punto tra interno ed esterno risultano esserci un paio di metri. La cosa e’ interessante! Augusto e Simona iniziano a lavorare in quel punto, visto che lo spazio e’ poco e c’e’ altro da fare, Giuseppe ed io ci spostiamo un po’ piu’ giu’ dove inizia la strettoia “a chiocciola”. Alcune volte fa avevo sentito un filo d’aria arrivare dall’alto e voglio vedere di cosa si tratta. Prendo tutto il necessaire per armare la corda e poi mi arrampico. E’ ben stretto ma alla fine l’ho vinta io, pianto un fix al soffitto e sistemo la corda. Dopo il primo tratto verticale c’e’ una piccola condotta inclinata verso l’alto. Anche lei e’ stretta ma faticando sette camice e sbuffando come un mantice riesco ad arrivare fino alla fine. Sono in piacevole compagnia di un certo numero di “zanzaroni” (probabilmente Ditteri Limonidi come mi dice Valerio che ne sa tanto sul tema!) e il passaggio  e’ forse praticabile da loro ma sicuramente non da me. Torno indietro lasciando la corda cosi’ Simona potra’ venire a prendere i punti con il distox per il rilievo. Mentre aspettiamo che Simona ci raggiunga descrivo un po’ a Giuseppe la zona dove siamo e i lavori gia’ fatti o in corso. Ecco Simona, cerca il punto e prende i successivi salendo con la corda. Mi rincuora il fatto che anche lei trova il posto decisamente stretto! Finito col rilievo vado a togliere la corda. Simona consulta il rilievo sul suo fido palmare e decreta che dall’ultimo punto preso siamo almeno a 15 metri dalla superficie. Una faticaccia inutile, praticamente! Risalendo giriamo per gli innumerevoli cunicoli, li faccio vedere a Giuseppe, chissa’ che altri occhi vedano meglio o di piu’.

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Alla fine torniamo dove opera Augusto. Ha finito di allargare meglio che poteva il buco piu’ promettente ma ancora non si passa. Facciamo ancora un turno per uno di mazzetta e scalpello ma si lavora scomodi, il buco e’ contornato da roccia mista a concrezione e marciume vario. Lo scalpello in molti casi entra ma senza rompere. Alla fine dello sforzo comune Simona, la strettoista di turno riesce ad intrufolarsi abbastanza da scattare una foto delle possibile prosecuzione, eccola:
140NellaStrettoia

Intanto di fuori Fabrizio riceve visita da Simone e da Andrea. Questa volta non sono potuti venire con noi ma danno il proprio contributo come possono. Ad un certo punto scoppia un acquazzone e Fabrizio si mette con la macchina vicino all’ingresso per comunicare con noi via radio.
Quando spiove riprendiamo con gli esperimenti sonori ma poi decidiamo di fare un altro tentativo di allargamento. Con Augusto prepariamo il necessario ma alla fine il risultato e’ nullo. Se decidiamo che vale la pena dovremo venire solo per questo. Per questa volta possiamo dire di aver fatto abbastanza. Ricomponiamo gli zaini e ritorniamo fanghin fanghelli fino alla sala Utec!
Breve sosta per smontare l’interfaccia passante e poi giu’ fino alla sala del Te.
150PupazzoDiFango

Ora un certo appetito si fa sentire, divido l’ultima piastrella di pizza con Giuseppe. Simona ed Augusto partono. Li raggiungiamo alla base del secondo toboga. Simona e’ sopra e stanno facendo il passaggio degli zaini issandoli con la corda. Noi, appena arrivati, approfittiamo senza vergogna. Povera Simona! Al primo toboga io prendo sempre per il bypass, al ritorno e’ decisamente piu’ scomodo. Mi ritrovo al pozzetto, lo salgo e aspetto gli altri. Arriva Simona, approfitto della sua luce per una foto del pozzetto senza flash, non e’ granche’ pero’ eccola:
160PozzettoNoFlash

Dopo un paio di minuti ecco anche Augusto e Giuseppe ben carichi di zaini. Da li’ in pochi minuti siamo fuori. Il tempo e’ talmente incerto che ora il Pretaro aspira, solitamente nella stagione calda soffia veementemente!
All’uscita troviamo il nostro inventore preferito ed eroe della giornata. Ci profondiamo in meritatissime congratulazioni!
170GiuseppeUscitaConPonte
Recuperiamo tutto il marchingegno e poi andiamo a cambiarci. Siamo quasi pronti per l’aperitivo di festeggiamento quando arriva Paolo. Benon! Gli facciamo un rapido escursus delle puntata precedenti con visita dei luoghi dove pensiamo di trovare la nuova uscita e poi tutti al Roby Bar per il meritatissimo aperitivo. Che posso dire di piu’?!? Concludiamo la splendida giornata con un’ottima cena parlando delle prossime invenzioni di Fabrizio!!!
Come sempre, alla prossima!

Informazioni su fato63

Pratico la speleologia da qualche anno ormai. Mi sono finalmente deciso a tenere un diario delle uscite. Approfitto del blog per renderlo consultabile e commentabile.
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Una risposta a Parlare col cellulare in grotta – 1 Giugno 2013

  1. Roberto - BOBBO ha detto:

    Sempre a combina’ guai!

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