Lavoro dopo la sala Utec per tentare il passaggio oltre una strettoia. Daniele, Mauro ed io. In verita’ dovevano venire con noi altri 5 amici dello SCR ma, causa influenza, hanno desistito. L’appuntamento e’ come al solito al bar di Montebuono, il celeberrimo Roby Bar! Daniele prima di arrivare all’appuntamento e’ passato da Gianni a prendere il trapano. Con Daniele viene un suo amico, Mauro. Mauro e’ un “neofita” e la sua prima esperienza in grotta l’ha avuta non molto tempo fa proprio alla grotta del pretaro…O Daniele e’ molto convincente oppure a Mauro la grotta inizia a piacere! Ma torniamo a noi, dopo saluti, colazione ed approvvigionamento di cibarie approdiamo al solito parcheggio di fianco alla grotta e ci prepariamo. Ci distribuiamo il peso del materiale, ma solo Daniele ed io, per questa volta Mauro lo lasciamo scarico con la promessa di lasciare tutto il peso a lui quando sara’ piu’ pratico!!! Per precauzione Mauro indossa l’imbrago cosi’ potra’ affrontare in sicurezza i brevi tratti su corda che incontreremo. Oramai, cosa che non credevo possibile data la mia memoria, il tragitto mi e’ familiare, l’ingresso, il primo tratto in discesa con le prime “strettoie” (che tanto allarmano chi affronta la grotta per la prima volta!), il pozzetto, il traverso, il primo toboga, il secondo, il tratto quasi orizzontale fino alla sala del the passando per “l’onda”, la fessura in salita che piace a tutti (raccoglie sempre un bel numero di imprecazioni da parte di chi la sale!), la sala Utec. Qui ci concediamo una breve sosta per riprendere fiato e bere un po’ d’acqua e quindi affrontiamo impavidi la parte rimanente con il suo bravo fango e le strettoie (segnalo la strettoia a chiocciola come la piu’ simpatica della grotta!) fino all’attuale zona di lavoro (ero tentato di utilizzare il termine “fondo”, mi sembra pero’ inappropriato in una grotta labirintica che sembra diramarsi da tutte le parti!). E’ Gianni che tempo fa ha iniziato a scavare in questo punto. Mentre prepariamo il materiale Daniele ci riporta quello che gli ha raccontato Gianni circa la strettoia. Come al solito ci disegna un lavoro difficile con la roccia fratturata ma difficile da rompere. Si lavora in un piccolo ambiente dove e’ difficile maneggiare gli attrezzi. Ah che bene! Daniele inizia il primo “turno” di lavoro. Mauro ed io ci divertiamo a curiosare per gli ambienti li’ vicino, che non si sa mai! Quando tocca a me a lavorare mi rendo conto di quanto possa essere scomodo lavorare in quel punto. Strizzandomi all’inverosimile mi affaccio con la testa subito dopo la strettoia. C’e’ una curva praticamente a novanta gradi (altrimenti non e’ divertente!) e subito inizia un altro cunicolo stretto. Come raccontato da Gianni si vedono le traccie del passaggio di Lucas (il nostro strettoista internazionale!), dove io sto soffrendo per dare uno sguardo lui e’ passato, probabilmente si e’ anche girato e ha dato qualche smazzettata nel cunicolo successivo! Si e’ fermato perche’ nel cunicolo sembra esserci una concrezione che ostacola il passaggio. La buona notizia e’ che se mai dovessimo arrivare anche noi a quel punto, dopo dovrebbe esserci un ambiente piu’ largo. Magari tra qualche anno! Quando noi siamo sfiniti la strettoia quasi non si e’ accorta di noi, rimettiamo le nostre carabattole nei sacchi e ce ne torniamo indietro. Quando usciamo inizia a far notte, qualche battuta a commento della giornata e poi, mentre ci cambiamo, progettiamo la prossima uscita con Mauro. Daniele vuole portarlo in palestra per insegnargli meglio l’uso degli attrezzi. Arriviamo quindi ai saluti, Daniele e Mauro vanno a riportare il trapano e io mi avvio verso casa. Avventura terminata anche per questo fine settimana!
Cerca:
-
Articoli recenti
Archivi
Categorie
Meta
- Follow aggrottiamoci on WordPress.com