Breve uscita al pozzo Miesole con Piero, Simone, Giuseppe, Giulio e alcuni partecipanti al raduno Narnia2015.
Parto presto da Montebuono, senza aspettare che da Narni arrivi tutto il gruppo. Devo rientrare a casa per ora di pranzo e non posso rischiare di partire troppo tardi. Arrivo alla grotta con largo anticipo sul gruppo, mi vesto e mi avvio.
Sono pochi passi sino alla grotta ma scatto tante foto per documentare!
L’attacco del sentiero che porta alla grotta.
Laggiu’ tra gli alberi si intravede il buio di pozzo Miesole.
Ecco il recinto che lo delimita.
Strano, dal lato dove armiamo di solito c’e’ nulla. Mi guardo attorno, stavolta hanno armato dall’altro lato. Benone, cosi’ avro’ modo di divertirmi di piu’. Torno veloce alla macchina, prendo le corde e torno alla grotta.
Come da legge di Murphy ho le corde ma non gli attacchi, quindi devo ingegnarmi con gli armi naturali. Parto mettendo un anello di corda intorno al gigantesco tronco che si affaccia sul pozzo, poi scendendo mettero’ un frazionamento sul tronco subito sotto.
Ecco la corda messa dai miei amici.
Inizio a scendere. La mia 20 basta a malapena per arrivare al primo frazionamento. Mi aggancio la’ e continuo a scendere sulla corda che arriva dall’altro lato.
Sono alla biforcazione, sono sceso qualche metro in piu’ per potermi dondolare spingendomi sulla parete e raggiungere l’altra corda. Ora devo risalire per raggiungere il frazionamento e legarvi la mia corda.
Ecco i 2 rami che arrivano alla sala principale del pozzo Miesole. A sinistra quello piu’ grande, ora e’ parzialmente ostruito da un albero che vi e’ caduto dentro. A destra quello piu’ piccolo, dove scendiamo solitamente. La corda infatti prosegue da quella parte.
Eccolo!
Passo il deviatore e in poco sono a terra in cima al cono detritico che ingombra tutta la parte centrale della vasta sala. Mi fermo ad osservare il tronco caduto.
Faccio un rapido giro di foto attorno attorno alla sala.
Non posso soffermarmi molto, a breve arriveranno gli altri e non posso rischiare di restare bloccato giu’ e/o di essere di intralcio.
La nicchia dove spesso ho trovato una folta colonia di pipistrelli.
Inizio a risalire.
Forse il deviatore andrebbe un poco piu’ lungo ma se si sta attenti va benone anche cosi’, non stiamo a cavillare.
Risalgo sulla mia corda, mi sgancio dal frazionamento ed inizio a salire. Ora non rischio piu’ di rallentare il gruppo in arrivo, posso prendermela comoda.
La mia maniglia!
La mia fotocamera dice che con l’impostazione che ho appena settato riuscira’ ad eliminare il flash di luce dell’esterno. La sento che fa 3 o 4 scatti e poi elabora per qualche secondo, questo e’ il risultato.
Non sembra pessimo, ci riprovo.
E mi ci faccio anche un selfie, pero’ e’ difficile sembrare rilassati quando stai lentamente ruotando a testa in giu’ per tenere le braccia stese in alto!
Sono all’albero a togliere la corda quando arriva il gruppone da Narni. Termino il mio lavoro poi li raggiungo.
Ecco Giuseppe! Simone e’ gia’ sceso giu’, non ho fatto a tempo ad inquadrarlo.
Piero lo becco sulla corda poco prima che scompaia.
Sono davvero tanti ci metteranno un bel po’ a scendere e risalire tutti.
Mentre continuano a scendere in rapida successione, consiglio di mettere una seconda corda dove sono sceso io. Giulio, che mi sono scordato di fotografare, corre alla macchina a prendere la corda poi iniziamo a sistemarla assieme. Lo lascio a mettere il cordino alla pianta sotto e poi scendere pero’ dopo un po’ torna indietro. Ha un capogiro, in queste ultime settimane si e’ molto stancato tra lavoro e supporto alla organizzazione del raduno, ora e’ quasi stremato e non si sente di scendere. Mentre lui riposa Giuseppe prende il suo posto e termina il lavoro.
Intanto la coda di speleo si e’ quasi esaurita. Forse dopotutto non ci metteranno molto. Ad ogni modo la seconda corda ora c’e’ e se vorranno potranno utilizzarla.
Giulio si e’ un po’ ripreso ma non pensa di scendere. Terminiamo assieme di rifare la mia corda e poi saliamo alla macchina. Facciamo qualche chiacchiera mentre mi cambio poi lo saluto e torno a casa, mi attende il pranzo e poi la “trasferta” a Narni per il raduno. Una breve uscita buona per smaltire l’alcol ingerito la sera prima!